Passa ai contenuti principali

9 Dicembre e i biscotti della tradizione ligure: gli anicini


I biscotti sono ciò che più gradito si possa regalare a Natale.
Pensiamo al loro profumo, quando pervade la casa: basta quello a rassenerare l'animo.
Oggi per la Giornata nazionale dei biscotti di Natale abbiamo pensato di proporre un biscotto tipico della nostra regione: gli anicini.

Questi biscotti venivano gustati dalle ricche famiglie genovesi abbinati al rosolio.
Hanno il sentore tipico dell'anice e come dono da mettere sotto l'albero saranno perfetti.
La ricetta, presa qui, è di una pasticceria molto famosa qui a Genova: Tagliafico.
Io ho semplicemente ridotto la dose e utilizzato, al posto dei semi di anice, un anice liquido.

Ingredienti:
500gr di farina
500 gr di zucchero
180 gr di fecola 
20 gr di tuorli d'uovo 
20 gr di albumi a neve con 120 g di zucchero
un cucchiaio di anice liquido

Esecuzione:

Emulsionare zucchero e tuorli dopo di che aggiungere l'anice liquido.
Mescolare la farina con la fecola e aggiungerle al composto.
Aggiungere gli albumi montati a neve con lo zucchero. 
Sulle teglie unte e infarinate formare grossi filoni larghi circa 3 cm. 
Infornare i filoni a 210 gradi per 15 minuti. 
Una volta cotti, staccarli e riporli su un piano. 
Tagliare a fette e sulle teglie già utilizzate tostare i biscotti da ambo le parti finché non risultano dorati.







Commenti

  1. mi piace il profumo di anice, e questi devono essere spettacolari... visivamente mi ricordano i vostri biscotti del Legaccio...o sbaglio?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo, la biscottatura è simile ma il gusto è molto diverso! Sono entrambi molto buoni...! ^_^

      Elimina
  2. Mi incuriosiscono proprio. Qui a Bologna ci sono gli zuccherini montanari aromatizzati con l'anice. Da bambina ricordo che si mangiavano sempre per le feste natalizie. Solo che un biscotto (era gigante e per giunta glassato di zucchero) bastava per almeno una settimana! Devo provare anche questi! Grazie mille Bianca!

    RispondiElimina
  3. Stupendi: li ho scoperti proprio in Liguria, fulminata di fronte ad una vetrina, in estasi davanti a quella forma così semplice e modesta ma con un colore così bello e tostato. Me ne sono comprata una confezione formato famiglia e ho avuto ragione della loro bontà.
    Grazie per la ricetta, perché così potrò provarli presto.
    Un bacione

    RispondiElimina
  4. Non li conoscevo, ma il pensiero dell'anice mi manda già in estasi! Complimenti :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La torta rose di mele per il Calendario del Cibo

La mia prima torta rose l'ho preparata molti anni fa, per festeggiare i primi 6 mesi con la dolce metà. Mi ero impegnata molto poichè sapevo che i dolci così, semplici ed essenzialmente "poco dolci", erano e sono tutt'ora i suoi preferiti. L'avevo preparata disponendo le roselline in uno stampo a cuore, un'amore di ragazza insomma... Ma ancora non avevo tutta questa esperienza nella pasticceria e ne uscì.. Un mattone. Un vero e proprio mattoncino di pasta lievitata, ma nemmeno troppo lievitata...  E lui se l'era mangiata tutta, povero.  Dopo quella volta ci sono stati molti tentativi e risultati sempre migliori. La ricetta è semplice, ma va eseguita rispettando i tempi di lievitazione altrimenti ciò che ne uscirà sarà una pasta dura e poco soffice. Per la Giornata Nazionale della Torta Rose propongo la mia versione di torta rose, data dall'unione di varie ricette e vari perfezionamenti, arricchita da delle fettine di mel

Pollo thai con riso basmati e verdure

Ho sempre pensato che la cucina italiana avesse una marcia in più rispetto a tutte le altre. Anni e anni di tradizioni culinarie, studi e tecniche per creare un patrimonio che in molti ci invidiano. Libri antichissimi narrano già di tecniche che ora utilizziamo come innovative. Nonostante questa radicata convinzione però, da più grandicella ho scoperto cucine estere, esotiche e speziate e le ho adorate. Gusti nuovi, aromi e profumi di paesi lontani... Tradizioni, anche quelle, totalmente differenti dalle nostre. Abbinamenti e accostamenti diversi, ma ugualmente validi e studiati. E così, se in quei paesi ancora non sono realmente stata, in cucina posso viaggiare, pur restando nelle pareti di casa. Posso sbarcare in India, o volare in Giappone o in Cina. Ingredienti: 200 gr riso basmati un petto di pollo due cipollotti un broccolo due carote due zucchine un bicchiere di latte di soia salsa di soia prezzemolo zenzero buccia di lime peperoncino olio  sale e p

Gnocchi di polenta con porri e speck gratinati al forno

Con queste giornate, all'insegna della pioggia e del freddo, la voglia di mettere il naso fuori di casa e' davvero poca, mentre quella di cucinare e soprattutto infornare è davvero tanta. Il ticchettio della pioggia scandisce i minuti e io, sempre presa dalla frenesia, riesco a rallentare. I gnocchi sono sempre stati un piatto classico della mia famiglia, quelli di patate con il pesto erano un must del weekend. Oggi, per la giornata nazionale degli gnocchi, propongo invece degli gnocchi inusuali, che strizzano l'occhio al riciclo e a ricette differenti. Io non amo la polenta. Quando in inverno tutti si esaltano di fronte a quella lava ustionante al mais, io mi stringo facendo spallucce e ripiego su una copertura infinita di sugo per coprire di gusto questa "farina" che non mi ha mai soddisfatta. Poi la ho riscoperta "riciclata", impastata con farina e uova per dargli nuova forma e gustarla come piace a me! Se, dopo averli prepa