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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

La mia zuppa di farro castagne e funghi porcini per il club del 27

Autunno, cadono le foglie. Nonostante il clima ancora mite gli alberi iniziano a tingersi di giallo, arancione, marrone.. A tratti anche di rosso. Come a segnare il tempo che sta scorrendo, nonostante le temperature ricordino ancora, a tratti, quelle estive. Ma presto il freddo arriverà e porterà con se i suoi frutti, i suoi piatti. A breve sulle nostre tavole torneranno i brasati, le polente e.. Le zuppe. Quelle zuppe che però piacciono anche a me, dense, corpose e saporite, come quella che ho scelto per questo mese tra le ricette del club del 27 : Zuppa di farro con castagne e funghi. Inizialmente le castagne in una zuppa mi hanno fatto storcere il naso, incuriosendomi allo stesso tempo. Abbinamento super azzeccato, proprio la castagna dona equilibrio e la giusta densità. Nella ricetta originale di Fabio  il piatto viene servito direttamente all'interno di una pagnotta, io ho preferito gustarla al naturale, con un trito di rosmarino e un filo d'olio a

Castagnaccio

Una giornata tra i boschi, tra amici e il silenzio del bosco.  Fa ancora caldo, ma la natura ostinata cerca, nonostante tutto di seguire il suo corso.  Ad attenderci nel bosco tanti ricchi, pieni di castagne. Bellissime.  Ogni tanto qualche piccola lamentela per qualche piccola puntura indesiderata, ma la felicità di aver il cestino pieno di questi magnifici frutti ci ha ripagato di ogni sforzo.  E dopo una estenuante raccolta (siamo arrivati a 100kg), mi é venuta voglia di castagnaccio.  Gustoso e ricco di uvetta e pinoli.  Ingredienti:   300 grammi di farina di castagne  50 gr di zucchero  50 grammi di pinoli  100 grammi di uvetta  semi di finocchio (da me omessi per gusto personale) qualche rametto di rosmarino se piace  olio e sale q.b. Preparazione:   Setacciate la farina in una terrina, aggiungere un pizzico di sale e unire l'acqua necessaria ad ottenere una pastella.  Aggiungere lo zucchero e mescolare. Ammorbidire l'uvetta in

Torta baciocca: torta di patate levantina

Questa torta l'ho scoperta quando il mio amore per la cucina era già ampiamente sviluppato. Non si trova a Genova, ma l'ho mangiata per la prima volta a casa della moglie di un nostro amico, diventata poi anche lei un caro affetto. Non esiste un'unica ricetta di questa torta salata, ma ogni famiglia ne ha una sua e sono contemplate diverse versioni.  Questa è la versione che mi ha dato una cara collega, che porterò sempre nel cuore. Mi aveva scritto la ricetta di sua mamma su un foglietto, di quelli da block notes a quadretti, rigorosamente a mano. Ed era lei che tutti gli anni mi faceva trovare nell'armadietto un mazzo di erbe aromatiche tutte per me. Meglio di un mazzo di fiori. Ingredienti: per la sfoglia: 250 gr farina 50 gr olio un pizzico d sale  acqua q.b. per il ripieno: 6/7 patate di media grandezza 3 uova una cipolla 150/200 gr di ricotta o prescinseua 100 gr di parmigiano 50 gr lardo (facoltativo, alcune ricette non lo hanno) olio q.b

Coniglio alla ligure

Ci sono ricette che, nonostante io le faccia e le rifaccia da anni, non mi riescono mai come a lei... Eppure le eseguo fedelmente eppure lei ha un tocco in più.. Chi? La mia mamma ovviamente. Lei ha il dono di "stracuocere" in senso buono qualsiasi tipo di carne. Gli stufati, i brasati, gli spezzatini e.. il coniglio. Quando lo prepara lei la carne si scioglie in bocca e il sugo diventa una crema avvolgente. Il mio preferito? Quello alla ligure naturalmente. Per la giornata nazionale del coniglio in umido non potevo che proporre questa sua ricetta, la preferita dei fidanzati che, ogni volta, non ne fanno mai avanzare nemmeno una forchettata, indipendentemente da quanto mia madre ne prepari. E io lo adoro, inizio a mangiarmi i pezzettini di carne assieme al condimento quando ancora è dentro alla pentola, con il pane. Ingredienti: 1 coniglio 1 cipolla bianca 100 gr olive verdi 50 gr pinoli 2 spicchi di aglio 100 gr olive nere (da noi le chiamano riviera)

Torta Panarellina, la torta preferita da Marta

Questa torta mi ha perseguitata, ehm, accompagnata per tutta la mia infanzia. Marta non ha mai potuto vedere il cioccolato e qualsiasi suo affine - cacao o cioccolato bianco - riuscendolo a identificare anche in quintali di dolci e composti.  Da questo il vincolo stringente che le torte, fossero queste per colazione o per compleanno, dovessero esserne rigorosamente prive. I miei innumerevoli tentativi di farle apprezzare questo dono divino non hanno mai dato risultati. Marta schifata rigettava qualsiasi assaggio, annusando preventivamente tutto ciò che io le proponessi. Provate e tentate mille alternative, tra crostate, torte e tortine la sua preferita è rimasta sempre lei, la Panarellina, dolce tipico della nostra città, prodotto da una famosissima pasticceria. La sua madrina del battesimo, nonché amica stretta della mamma, ci ha dato la sua ricetta, che molto ricorda quella della pasticceria e ha sempre fatto felice Marta. Non è la ricetta originale, non ha nemme