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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Il mio traditional chili per il club del 27

I cibi etnici, esteri e fuori dai classici schemi mediterranei mi piacciono molto. Adoro prepararli per una cena tra amici, trovandoli molto adatti alla convivialità e allo stare insieme. Il club del 27 questo mese ha proprio sfoderato una lista di ottimi piatti, tutti nello stile slow cooker. Cotture lente quindi, quelle che adoro preparare nel weekend, così, mentre il piatto cuoce io mi sento libera di accocolarmi sul divano davanti a un bel film. Nel mio caso ho optato per un traditional chili, da me amato da sempre. Ho seguito la ricetta tradizionale, caricando un po' di più sul lato spezie e "mantecando" il tutto alla fine, con formaggio a pasta filata e un fiocchetto di burro. Il risultato è stato superlativo: goloso e saporito. La variazione seguita è stata quella dei tre fagioli: borlotti, fagioli neri e cannellini: magnifico.  Consigli generali SCEGLI IL POT Le pentole sono disponibili in tutte le forme e dimensioni, e per una buon

Stinco affumicato con crauti di cavolo viola al pepe

L'affumicatura è un argomento che mi ha sempre affascinato. Il sentore che legna e spezie sprigionano bruciando e avvolgendo il cibo, lo associo a una magia, magnifica, che cambia la natura del cibo arricchendolo e esaltandone le caratteristiche. Appena ho letto la sfida di questo mese dell'MTChallenge , ho ringraziato Greta, vincitrice dello scorso mese, per tutti i chiarimenti e dettagli con cui ci ha guidate attraverso questo percorso.  Non mi ero mai avventurata nell'affumicatura casalinga, pensando che quest'ultima fosse impossibile senza l'opportuna strumentazione; invece è una tecnica interessante e molto semplice. Mi sono persa, assuefatta da un immaginario profumo di legna bruciata, mentre leggevo i vari tipi di legna da usare e le varie tecniche, a freddo e a caldo, che Greta ha illustrato e descritto. Ho scelto la carne, quella di manzo, abbinata a un'affumicatura a base di legna di ciliegio. Ho immaginato un viaggio in Trentino, una ce

Millionaire Shortbread

E' lunedì e riprendiamo l'abituale tran-tran lavorativo. Sveglia presto, preparazioni, progetti, scadenze. La stanchezza si fa sentire e il weekend oramai non basta più per riprendermi dallo stress accumulato in settimana, anche perchè in quei due giorni in cui sono a casa, vorrei fare mille cose e nel frattempo ne penso altre duemila, riproponendomi di svilupparle il fine settimana seguente. Tra tutti i progetti mi sono ritagliata un'oretta per prepararmi la colazione della settimana, ricca di cioccolato e.. calorie! I Millionaire Shortbreads sono delle barrette di frolla e caramello ricoperte da uno strato di cioccolato: felicità allo stato puro. Un vero antidoto per la spossatezza del lunedì mattina! La ricetta è molto famosa, io ho solo realizzato una frolla classica e ridotto lo zucchero nella crema mou. Ingredienti: 125 gr farina 80gr burro un tuorlo 40 gr zucchero semolato 200 ml crema al mou (realizzabile in casa o acquistabile pro

Risotto alla zucca con mostarda di frutta, cubetti di pecorino grigliato e fiori di rosmarino

San Valentino è ormai alle porte, tra due giorni molti innamorati approfitteranno di questa festa pagana per acquistare regali o concedersi una cena al ristorante. Io non amo molto queste feste comandate, penso che l'affetto e la stima si dimostrino giorno per giorno, senza bisogno di una festa per ricordarsi di certi valori. Nonostante ciò, con la scusa di questa ricorrenza mi dedico alla preparazioni di piatti insoliti, proprio da preparare durante questo giorno. La dolce metà adora la mostarda di frutta, quella un po' piccante e che di solito viene utilizzata per accompagnare piatti di carne o i classici bolliti. Per questo motivo ho pensato a un primo piatto che vedesse questo ingrediente tra quelli caratteristici della preparazione. Diciamo l'ingrediente che fa la differenza. Per richiamare il tema di san Valentino ho deciso di inserire fiori all'interno del piatto, ma saporiti, come i fiori di rosmarino. Ha un bellissimo colore lilla e per quest

Tagliatelle nere con sugo di pomodorini, stracciatella e bottarga

Ci sono certi piatti che sono parte intrinseca di una famiglia, tramandati in generazioni e modificati nel corso dei decenni, passando di mano in mano. Sicuramente le tagliatelle sono uno di questi piatti. Mia nonna Maria, tipica rzedora emiliana, conosceva bene e sapeva altrettanto bene preparare le tagliatelle. "Bisogna vederci attraverso e stenderle in un'unica sfoglia" Guai a tagliarle a pezzi e infilarle in quelle odiose macchinette tirapasta, mia nonna aveva un lungo mattarello e, come racconta mia padre, la pasta la faceva suonare, picchiandola sulla madia mentre lentamente, ma nemmeno troppo, diventava un lenzuolo. E altrettanto bene la sfoglia la tira mio padre, mia mamma, Marta e io. Chi la ama più sottile, chi la preferisce più spessa, ma comunque la pasta la si tira a mano, punto. Per la Giornata Nazionale delle tagliatelle ho voluto variare leggermente sul tema, proponendole nere, grazie all'uso del nero di seppia al loro interno

Vellutata di cavolo viola, guanciale croccante e yogurt greco

I giorni della merla sono appena trascorsi e, secondo un detto popolare, se questi sono freddi la primavera sarà bella, altrimenti la primavera tarderà ad arrivare. Manco a dirlo, oggi pioveva. Io non amo il freddo e l'inverno, quindi spero vivamente che questo detto si sbagli... Ma si sa, i proverbi sono nati per tramandare saggezza. Per lottare contro questo tempo uggioso e cupo ho deciso di portare in cucina i colori della primavera: il viola dei fiori e il verde delle erbette. Ingredienti: mezzo cavolo viola una patata una cipolla due fette di guanciale + una decina di fettine per decorare. due cucchiai di yogurt greco rosmarino uno spicchio di aglio pepe e sale olio extravergine di oliva Esecuzione: Soffriggere in olio un trito realizzato con la cipolla, il guanciale, un rametto di rosmarino e l'aglio. Aggiungere il cavolo viola e la patata; far insaporire, dopo di che coprire con l'acqua calda. Far cuocere una decina di