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I miei noodles di riso con gamberi, arachidi e verdure per il Club del 27

Cucinare per se stessi. Io non lo faccio mai. Ed invece è il più grande regalo che possiamo farci, perchè è tempo speso unicamente per noi. La preparazione, e non solo la degustazione, sono del tempo che diamo a noi stessi, sempre presi dalla routine e, perchè no, dai gusti di tutti. Perchè in una famiglia si cerca di preparare una cosa sola, che accontenti tutti i palati, ma a volte cucinare ciò che più ci piace può essere per uno fonte di appagamento e tranquillità. Questo mese il Club del 27 ha pensato a una serie di piatti adatti a chiunque voglia coccolarsi, dal salato al dolce. Ho scelto una ricetta un po' esotica, speziata, con gamberi e verdure, abbinamento che adoro. La ricetta, come tutte le altre proposte, provengono dal libro "SOLO" di  Signe Johansen e in ognuna l'autore da consigli su come variare e modificare secondo il proprio gusto le preparazioni. Ecco quindi la mia versione di " Prawn, lime, peanut and herb rice nood
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Beignets di New Orleans

Non ho mai amato particolarmente il carnevale. Non mi è mia piaciuto travestirmi, forse perchè non mi ha mai intrigato il pensiero di fingermi altro. In realtà il carnevale è anche altro.  Il suo significato etimologico significa levare la carne, associandolo al fatto che precede l'inizio della Quaresima cattolica. Ma ciò che più mi piace dell'idea del carnevale è che in passato, durante questa festa, il servo poteva, anche se solo simbolicamente, diventare padrone. E' come fantasticare, almeno per un momento. Ciò che invece ho sempre adorato del carnevale sono i dolci, soprattutto quelli fritti. La frittura è una delle preparazioni che prediligo, chi mi conosce lo sa. E se in questo periodo ho pure la scusante allo sfrigolio nella cucina... Chi mi ferma più? Questa ricetta è la proposta di questo mese di Recake: i Beignets di New Orleans . Piccoli quadrotti di pasta lievitata, supersoffici e al sapore di limone e vaniglia. Nascono per essere

Il mio French Toast alle mele per il Club del 27

Forse lo ho già detto, ma per me la colazione ha un ruolo fondamentale per il successo di una giornata. Aver fatto una buona colazione, possibilmente dolce, mi illumina la giornata. Da piccola odiavo alzarmi e far colazione.  Mia mamma mi preparava quella che ai tempi chiamavo "La sbobba", ovvero biscotti ammollati nel latte caldo. Quell'intruglio, che oggi invece mangio molto volentieri, lo buttavo giù a fatica e da più grandina ho passato pure un periodo in cui la colazione la saltavo proprio. Assurdo, ora invece non riesco a uscire di casa senza questa piccola coccola. La colazione al bar? Impossibile, dovrei farla doppia a quel punto. Questo mese con il gruppo del Club del 27 rispolveriamo tantissime ricette ottime per colazione ma non solo. Io ho scelto il french toast alle mele perchè adoro la dolcezza e la consistenza di questo pane dolce, arricchito di mele. Rispetto alla ricetta originale ho utilizzato albicocche e noci in sostituzione a

Knackerbrod, pane croccante ai semi vari e farina di segale

Gennaio è sempre un mese denso di impegni, di corse contro il tempo per rispettare impegni e scadenze. Sarà che dopo le vacanze di Natale torno sempre un po' più stanca (forse per gli innumerevoli pranzi e dolci preparati), sarà che le temperature più basse mi fanno rallentare, quasi fossi un animale a sangue freddo, ma questo mese mi scivola sempre tra le mani. E siamo già alla fine senza che io abbia pubblicato nulla, tanto che alcune amiche mi hanno chiesto notizie del blog... Ed ecco che torno con una ricetta sfiziosa -proposta da Recake 2.0 di questo mese - ottima per riprendere la linea dopo gli eccessi del Natale: il Knackerbrod, un pane sottile e croccante a base di semi vari e farina di segale. Sani e buoni.. Finchè non ne divori una ventina.. Sì, perchè uno tira l'altro! Ingredienti: 100 g di farina di segale integrale 115 g di farina di frumento 00 25 g di farina di semola 2 e 1/2 cucchiai di semi di sesamo 1 e 1/2 cucchiai di semi d

Biscotti di Natale e ciao ciao 2019

Siamo agli sgoccioli, ultimo giorno di questo anno che, tra alti e bassi è giunto al termine. Non faccio mai bilanci e non lo farò oggi, spero solo che il prossimo anno porti a tutte le persone, soprattutto quelle che mi stanno a cuore, tanta felicità e soddisfazione, di qualunque genere essa sia, per famiglia, lavoro.. Questa sera cosa farò? Una cena ovviamente, con gli amici più cari. Una serata a base di risate, buon cibo, buon bere e buoni amici. Spero che per tutti sia così. Regalo virtualmente a tutti un piccolo biscotto di frolla al limone decorato, quest'anno ne abbiamo sfornati parecchi, da regalare, da appendere e da gustare. Il tema del Recake di questo mese era proprio questo: donare un biscotto. Questi sono quelli che preparo sempre, che piacciono a tutti. Croccanti e al gusto di limone. Buona anno! Ingredienti: 300 gr di farina 00 1 uovo la buccia grattugiata di un limone bio 150 gr di burro 150 gr di zucchero Per la glassa: 

Arrosto a sabrina ripieno di panforte e bietole

Ultimo appuntamento con i Dolci Senesi. Questo excursus all'interno delle tradizioni con il Calendario del Cibo Italiano, mi ha appassionata. Piccole ricette nuove e diverse dal solito per gustare dolci classici. Abbiamo avuto un primo piatto, poi un dolce.. Non poteva che esserci un secondo! La carne si sposa magnificamente con le spezie e i canditi, quindi oggi, per la Giornata Nazionale del Panforte , proponiamo un arrosto ripieno, ottimo da proporre in queste feste per incuriosire e stupire amici e parenti. La storia del Panforte è strettamente legata a quella del Panpepato, anzi, esso ne è il predecessore. Sono molto simili, ma, mentre il Panpepato presenta come ingrediente il cacao, il Panforte ne è privo, arricchendosi di magnifica vaniglia. Cercando nel web ho trovato due leggende associate al Panforte:  secondo alcuni suor Ginevra, chiusa in convento per un amore impossibile, mentre stava preparando il classico panmelato sentì dalla finestra la voce del suo

Pandoro di Raffaele Pignataro

Penso che oramai questa sia diventata un po' una tradizione. Io che per una settimana rinfresco la pasta madre, io che mi cimento nei grandi lievitati con mia madre che mi sussurra "ma perchè non lo compriamo.. Con tutta questa fatica", io che vado a dormire a ore impensabili, io che disturbo i vicini nella notte con la impastatrice a manetta perchè l'impasto non se la sente di incordare. Ogni anno più o meno la scena è proprio questa, invece questa volta è andata meglio, molto meglio. Avevo 3 giorni a disposizione, dal 6 all'8 Dicembre, ed ho organizzato il piano di attacco. Perchè diciamolo, fare i grandi lievitati in casa un po' di ansia la mette, indipendentemente da mia mamma.. ;) Quest'anno mi sono detta "Calma - io che la calma manco so dove sta di casa - e sangue freddo". Ho deciso di provare un altro pandoro, quello di Raffaele Pignataro , dopo lo scorso anno con quello delle sorelle simili e l'anno prima con quel