Questa ricetta è una delle più radicate nella nostra tradizione di famiglia. Una "semplice" focaccia. Eppure è lei che ha accompagnato le innumerevoli merende con gli amici, per poi diventare un pasto, magari farcita con un po' di prosciutto, o trasformarsi in uno stuzzichino per l'aperitivo nelle serate d'estate. Non è la classica focaccia genovese, quella sottile e che si gusta al mattino appena svegli, ma una focaccia molto più alta e dalla sofficità ineguagliabile. Questa ricetta è legata alla spremitura delle olive. Nel periodo di produzione dell'olio nuovo, una volta imbottigliata e filtrata la parte più nobile, restava sempre come "scarto" del fratello più limpido e terso, il fondo della spremitura, più corposo e denso. Questa parte non veniva buttata, ma utilizzata per pani, pizze, farinate e focacce, per conferire loro un sapore molto più intenso. Ora il fondo dell'olio non è più così facilmente reperibile, ma quest