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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Pull apart bread e tanti auguri a me!

Lunedì scorso è stato il mio compleanno e come ogni anno, pur essendo un po' grandina per festecciole e festeggiamenti ho organizzato una cena con tutti i miei amici più cari. Una scusa per stare insieme e condividere momenti speciali. Di solito non mi piace andare a cena fuori, preferisco organizzarmi e creare un menù pensato per i miei commensali e per la particolare occasione. Proprio per questo motivo come antipasto ho pensato di preparare un pull apart bread: un pane inglese pensato per essere strappato con le mani e quindi condiviso. La farcitura però non è inglese,ma realizzata con ingredienti DOP italiani: ciauscolo marchigiano e fontina valdostana. Devo dirlo? Si è volatilizzato e penso lo rifarò presto, cambiando e variando la farcitura ogni volta, poichè questa preparazione si presta ad essere modificata secondo gusto e fantasia! Ingredienti: Per l'impasto: 400 g di farina 15 g di sale un cubetto di lievito di birra secco 250 ml di latte

Cacciucco burger e cacciucco pride

Sono rimasta un pochino indietro con le pubblicazioni a causa di tanti piacevoli impegni. Primo in ordine cronologico la finale del Cacciucco Pride di Livorno, svoltosi all'interno del mercato della città dal 16 al 18 Giugno. Qui, insieme a altri due finalisti, il siciliano e simpaticissimo  Calogero e il livornese e tecnicissimo Francesco, ci siamo sfidati a colpi di lisca per contenderci il titolo di "miglior cacciucco", quello originale, quello delle 5C . A presentare i magnifici Fede e Tinto, voci della trasmissione radiofonica "Decanter", che ci hanno fatto divertire e ridere con le loro battute sempre pronte. A giudicare i nostri piatti? Il  giornalista enogastronomico  Claudio Mollo ,  Silvia Volpe , Chef e rappresentante Slowfood e  Shamira Gatta , food writer... Agitazione solo al pensiero.. La mia versione si è classificata terza, valutata come ottima idea per proporre il cacciucco anche ai più piccoli, che con tutte quelli lische e

Su mustazzeddu: focaccia sarda ripiena.

Nonostante le mie origini liguri, amo conoscere e sperimentare preparazioni di focacce di varia provenienza. E in effetti questa preparazione si presta a molteplici variazioni e sfumature, basta cambiare una farina o una farcitura.  Oggi, per la giornata nazionale della focacce e pizze condite ho deciso di prendere un traghetto immaginario, sbarcare sulle terre sarde fino a raggiungere le zone del Sulcis-inglesiente, per assaggiare Su Mustazzeddu, una focaccia condita con pomodoro aglio e basilico, ma che si presta a molteplici varianti, in base alla fantasia di chi la prepara. Su internet si trovano molteplici versioni, io ho semplicemente adattato la ricetta alle mie esigenze, utilizzando lievito di birra poiché il mio lievito madre non era abbastanza attivo e usando dei pomodori in conserva anziché quelli freschi, basta utilizzare prodotti di qualità . Ingredienti: 350 gr di rimacinato di semola 150 gr di farina di grano duro 250 gr di acqua fredda 1

Lo street food genovese: la panissa fritta

Il tramonto sul porto antico di Genova e tra le mani un cartoccetto di panissa appena fritta. Cosa è la panissa? E' lo street food per eccellenza del capoluogo ligure, piccoli cubotti di farina di ceci fritti. Gli ingredienti? Minimi: acqua, farina di ceci e sale. Una delizia a qualsiasi ora. Per merenda, aperitivo o antipasto, alla panissa non si dice mai di no. Ogni friggitoria degna di questo nome, e Sottoripa ne è piena, sa prepararla a regola d'arte, croccante all'esterno e morbida dentro. Con questa ricetta prendo parte alla giornata nazionale del cibo di strada , portando il contributo della mia Genova. La mia ricetta? Fa fede al libro " Codice della cucina ligure" de Il Secolo XIX. E cito le sue parole, che sottolineano proprio come questo semplice piatto abbia spopolato: " E' la panissa gustata nella maniera più genuina. In questo tipo di preparazione, ben tostate e brunite, le panissette sono giunte oggi nei bar alla moda, p

Piadina acciughe marinate, pomodori confit e basilico

Un luogo rappresentativo della mia città?  Sicuramente Boccadasse: piccolo quartiere marinaro che conserva ancora le caratteristiche del borgo genovese. Con le sue creuze de ma, che conducono fino alla sua spiaggia, regala scorci mai visti. Prendere un aperitivo, osservando il tramonto tra i gozzi e le onde ha un che di poetico.  Quando , assieme ai membri del calendario del cibo italiano , si è pensato di proporre una piadina, per la sua giornata nazionale, che richiamasse spiagge tipiche e significative dei nostri ricordi io ho subito pensato a questa piccola spiaggia, che per me è anche luogo di passeggiate serali e pause pomeridiane. Gli ingredienti li ho scelti immediatamente: le acciughe marinate, piatto radicato nella nostra tradizione, e il basilico, ingrediente autoctono e irriproducibile in altre terre. Ingredienti:  Per la farcitura:  500 gr di acciughe marinate 1500gr pomodorini Timo origano olio e sale Un pizzico di zucchero Foglie di basilico.