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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Metti l'Artusi a cena....

Io, nel mondo dell'Artusi, ci sarei vissuta a meraviglia.  La dolce metà sostiene che io sia nata nonna, con la volontà di soddisfare i palato di tutti e riempire le pance di qualsivoglia passante. E lui? Come avrebbe vissuto i nostri giorni?  Credo sarebbe stato profondamente colpito dall'abbondanza, tutto deve essere big, dal maxiburger all'ultimo cellulare di tendenza.  Credo sarebbe rimasto sconvolto dalla spreco che inneggia nella maggior parte delle case. Penso che sarebbe rimasto inorridito dai piatti "dipinti" e dalla poca consistenza per lo stomaco di quei tempi, dove il cibo significava più energia che aspetto. Ed è per questo motivo che mi trovo profondamente in linea con la cucina di quel tempo. Pur rinnovandomi e sperimentando nuove tecniche e preparazioni i miei piatti si basano sulla sostanza e sul mangiar bene, inteso non solo come buon mangiare ma anche come star bene, assieme a persone che ti rendono felice. Nella giornata na

Meditaggiasca: cultura e tradizione dietro a una bottiglia.

Ulivo:  Ulivo o olivo, è una pianta da frutto. I suoi frutti fin dall'antichità erano utilizzati per produrre un ricco e sublime estratto. Dalla nascita di un ulivo, esso iniziare a produrre frutti dal 3°-4° anno di età. Il fiore è ermafrodito e raggruppato in 10 o 15 infiorescenze a grappolo. Unico: anche se è passato circa un mese, ricordo benissimo la giornata che ci ha visto ospiti e protagoniste a Meditaggiasca. Promotori di questa manifestazione sono l’ Associazione Oro di Taggia , l’ Associazione produttori Moscatello di Taggia e Witaly , azienda organizzatrice di eventi enogastronomici nel territorio nazionale. Il nostro intervento è stato organizzato dalla esuberante e coinvolgente Silvia e, essendo io molto vicina al luogo dell'evento, la cittadina di Taggia, non potevo che partecipare.   Bellissimi stand di produttori locali erano pronti ad accoglierci e a illustrarci le caratteristiche dell'Olio prodotto in queste terre e dei prodotto tipico,

Recake di Giugno e la mia Tarte alle Ciliegie e Timo

Amo le crostate di frutta: adoro la croccantezza della sfoglia, abbinata alla cremosità e morbidezza della frutta, fresca o appena cotta, che questo guscio raccoglie. La frutta in questo periodo è la mia preferita: zuccherina, succosa e dai colori brillanti. Per questo motivo, quando su Recake hanno proposto una tarte a base di pasta brisée con all'interno delle succose fragole, non mi sono potuta tirare indietro, soprattutto per l'abbinamento insolito che veniva proposto: il timo. Questa erba ha un profumo intenso e di solito viene utilizzata per aromatizzare arrosti o insaporire sontuosi secondi; a bbinata a un dolce non l'avevo mai provata, ma l'accoppiata con la frutta mi piaceva molto. Complice un cesto di ciliegie riempite direttamente dall'albero di un caro amico, ho realizzato la mia versione, ottenendo un magnifico risultato. Penso la riproverò, sostituendo le fragole proposte nella ricetta  originale con albicocche o pesche. Ingredienti: Per

Il nostro weekend alla finale di Risate e Risotti e la nostra pasta con le sarde

"Ci siamo, siamo in semifinale, Marta!!" - vedo il nostro nome tra i finalisti e mi emoziono come la prima volta. Il contest Risate e Risotti ci appassiona ogni anno, i risotti sono il nostro piatto preferito. E anche quest'anno ci siamo guadagnate la semifinale. Quest'ultima si è svolta a Terni, nella Chef Academy  diretta da Ronny Albucci. Lì due Chef, Roberta Massoli e Matteo Barbarossa ci attendevano a forchette alzate per giudicare i nostri piatti. Assieme a loro, oltre al direttore Ronny, l'organizzatore dell'evento Luca Puzzuoli e la vincitrice della scorsa edizione Cristiana Curri. La sfida è iniziata con l'estrazione delle coppie: a ogni food-blogger una mistery box e per noi... Gorgonzola e barbabietola rossa.  Per gli altri, tanti e svariati abbinamenti, dalla frutta ai formaggi, passando per il tartufo, oltre agli ingredienti base come cipolla, burro e Parmigiano , nuovo sponsor dell'evento. Tutti indossano il grembiule e

Polpo alla luciana

Questa ricetta mi accompagna fin da quando ero bambina. Sono sempre stata una bimba dal palato fino.  Mi è sempre piaciuto assaggiare, abbinare e, perchè no, pasticciare. Mi piaceva toccare il cibo, non per gioco, ma per capirne la consistenza al tatto: rugoso, liscio, pungente o vellutato. Ogni ingrediente, a modo suo, mi affascinava. Più di tutti?  Il polpo. Con i suoi tentacoli, appiccicosi e più volte avvolgenti. Liscio, vellutato e dal sapore di mare. E la ricetta che puoi adoravo? Il polpo alla luciana, cotto con il pomodoro, qualche aroma e solo il suo sapore. A casa noi lo abbiamo sempre cotto nella pentola a pressione. Trovo che sia un'ottima tecnica di cottura, infatti oltre alla riduzione dei tempi di cottura,  i sapori restano all'interno della camera che viene a crearsi e il gusto resta più intenso. Ingredienti: un polpo da 800gr/1 Kg Un ciuffo di prezzemolo intero due pomodori ramati un peperoncino uno spicchio di a

Risotto al provolone del monaco, miele di acacia e caffè

Quando gli ingredienti sono di qualità la riuscita del piatto è assicurata. Nello splendido weekend ad Agerola siamo tornate cariche di ingredienti locali, tipici e autoctoni, tra cui uno splendido Provolone del monaco. Questo provolone è totalmente differente dal provolone dolce, viene stagionato ed ha un sapore unico, sapido e avvolgente. E' un formaggio proveniente dai Monti Lattari. E’ su questo territorio che il  Provolone  viene prodotto dal 1700, quando, a causa dell’espansione urbana, diversi pastori furono costretti a spostarsi in quella che all’epoca era l’area agricola nei dintorni di Napoli. Molti pastori, con le loro famiglie, decisero di spostarsi, su questi monti, iniziando a sfruttare gli ampi pascoli incontaminati, producendo il pregiatissimo  Provolone del Monaco .  Il principale mercato per la vendita del provolone era Napoli e i pastori, coperti da pesanti mantelle, furono soprannominati “monaci” dai fantasiosi abitanti di Napoli.  Da quel momen