Passa ai contenuti principali

Gnocchi alla zucca con burro aromatico... per una zucca da fiaba


"Puah!"- esclamò Giovanni - quel colore era davvero orrendo.
Aveva mischiato sapientemente il giallo con il rosso, cercando di ottenere un lucente e splendido arancione, e invece ne era uscito un terribile arancione zucca sbiadito.
"Bleah, come farò a colorare il sole del disegno che la maestra domani ci farà colorare?" - Giovanni pensava tra sè mentre contemplava quella sfumatura opaca che aveva preso con il dito.

La maestra quella mattina aveva introdotto i colori primari, quelli che danno origine a tutti gli altri, con sapiente mestria: aveva riempito loro ciascuna mano di una tinta e aveva loro permesso di giocare, sporcandosi le guance e le mani a vicenda, facendo emergere i colori derivati solo attraverso una carezza, un battito di mani o un "cinque" tra compagni di banco.
 Un verde smeraldo o un verde acido, in base alle proporzioni.
Un rosa acceso o opaco, in base alle quantità.
Un marrone o un tortora in base alle dosi.
Era stata una lezione interessante e la maestra avevo loro disegnato un paesaggio, pieno di dettagli, che rappresentasse la loro città: Genova.
Al centro del disegno spiccava la lanterna, simbolo di questa cittadina marinara, leggermente nascosta dalle fitte vie del ricco centro storico.
Poco più a levante il Monumento di Quarto, a simboleggiare dove Garibaldi era partito, assieme ai suoi Mille.
A ponente invece tutto il porto, fino a perdita d'occhio.
Un disegno bellissimo, ma in bianco e nero.
Il compito per il pomeriggio era creare il proprio colore, per arricchire il dipinto.
E Giovanni era così deluso dalla tinta che aveva creato, ma la maestra aveva detto di farne uno solo, qualsiasi tonalità ne fosse uscita.

Il mattino dopo Giovanni non voleva andarci, a scuola.
Disse alla mamma che aveva un forte mal di pancia, ma lei gli preparò un té ristoratore.
Inventò un mal di testa, ma la mamma fece lui un delicato massaggio alle tempie.
Finse di inciampare sulla soglia di casa, ma un cerotto provvidenziale gli sistemò il ginocchio.

Così prese il suo barattolo e si avviò verso una nuova giornata scolastica.
Entrò in classe e per prima cosa scrutò i barattoli dei compagni: c'era chi aveva prodotto il blu del mare, chi l'azzurro del cielo.
C'era chi si era dedicato al verde delle foglie, chi invece aveva fatto il grigio per le vie del centro... e Giovanni? "Uno stupidissimo arancione zucca... Mi prenderanno tutti in giro" -pensava.

Suonata la campanella fece ingresso la maestra, con il disegno arrotolato a mo' di tubo.
Lo srotolò sul pavimento dell'aula e chiese ai bimbi di tirar fuori i propri colori: tutti entusiasti sfoderarono le loro tinte... Tutti a parte Giovanni.

"Ma come" - disse la maestra - "Giovanni non hai fatto il compito? Eppure sei sempre così preciso!"
"No, maestra" - rispose il bimbo con fare colpevole - " ma il mio colore non è quello che desideravo."
"Mostramelo, Giovanni, vediamo che tonalità hai creato".
Giovanni tirò fuori dalla cartella il suo barattolo.
Gli altri bimbi, incuriositi, si strinsero attorno a lui.
"Ecco, vede maestra.. E' un arancione, ma è venuto male" - sussurrò Giovanni.
"Ma cosa dici, ogni colore è unico, come ognuno di voi, ma non per questo uno è migliore di altri." - Intervenne subito la maestra -
"E poi, guarda come sta bene vicino al marrone di Tommaso, i tronchi degli alberi saranno perfetti se unirete le vostre creazioni".
"E se lo usiamo con il mio rosa, potremmo colorare e sfumare le pareti dei palazzi" - disse Giulia.
"Con il mio grigio, possiamo dare nuovi effetti ai ciottolati dei vicoli" - si inserì Andrea, per sostenere l'amica.
"E poi" - disse timidamente Marta - "starebbe a meraviglia con il mio giallo chiaro, per sfumare il sole e i suoi raggi"
"Certo!" - disse la maestra - "i vostri colori, insieme, daranno vita a sfumature mai viste e la nostra città ne risulterà arricchita."

Il viso di Giovanni si distese, i suoi occhi si illuminarono.
E il suo colore, ora, gli sembrava bellissimo.

Oggi è la giornata dei bimbi, delle zucche e delle fiabe.
Con il Calendario del cibo italiano abbiamo deciso di omaggiare questa giornata con una ricetta a base di zucca e di arricchirla con una favola, magari da raccontare stasera a casa ai bimbi, dopo aver fatto scorta di caramelle giocando a "Dolcetto o scherzetto".

Ingredienti:
Per gli gnocchi:
500 gr di zucca
250/300 gr farina
un uovo
sale pepe q.b.
Per il condimento:
burro
maggiorana, rosmarino, salvia e timo tritati


Esecuzione:
Tagliare la zucca a grossi spicchi, disporre su carta forno e cuocere a 200° per un'ora/un'ora e mezza.
Passare la verdura nel passaverdure, dopo di che ripassarla in forno, facendola asciugare nuovamente per circa un'ora a 150°.
Far raffreddare completamente la zucca, in questo modo assorbirà meno farina.
Quando la zucca sarà fredda aggiungere la farina e l'uovo, regolare di sale e pepe e impastare, ottenendo un composto morbido ma compatto.
Formare dei cordoncini e ricavare gli gnocchi, evitando di aggiungere altra farina, altrimenti in cottura risulteranno duri.
Nel frattempo creare il condimento scaldando il burro e unendovi la erbe tritate.
Bollire gli gnocchi e condirli con il burro aromatico.
.. Da gustare leggendo un fiaba...





Commenti

  1. Eh si...da soli da nessuna parte si arriva :) sono meravigliosamente rossi i tuoi gnocchi, mi piaccionon tantissimo !

    RispondiElimina
  2. Questa favola riprende sicuramente una vicenda di vita vissuta, è stato molto piacevole leggerla perché trasmette tante cose belle e dà un valido insegnamento.
    Complimenti anche per la ricetta, molto deliziosa!

    RispondiElimina
  3. Guardiamo il nostro mondo, guardiamolo con gli occhi dei bambini, lasciamo loro la libertà di colorarlo con la fantasia, sarà meraviglioso!! E gli gnocchi una vera poesia ...

    RispondiElimina
  4. Sarò diventata scema, sarà la mia nonnitudine, ma leggo e piango da stamattina.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  5. le fiabe come queste sono tanto buone e sane per l'autostima e l'anima, come lo sono i tuoi gnochi!

    RispondiElimina
  6. ma che dolce questo racconto! vero ci sono delle similitudini con il mio e pure tra gnocchi e gnudi... :-D

    RispondiElimina
  7. I lavori fatti insieme ad altri sono sempre i migliori! Bellissimo racconto il tuo e molto bella la ricetta

    RispondiElimina
  8. I I colori sono sempre bello in qualsiasi modo mi si adoperi anche in cucina

    RispondiElimina
  9. bellissimo leggerti, e Giovanni ha scoperto quanto vale essere uniti, ognuno a suo modo. I tuoi gnocchi mi parlano...

    RispondiElimina
  10. Un racconto adorabile, pieno di dolcezza e dell'anima a volte timida e insicura dei nostri bambini. Una bellissima idea per parlare del nostro ortaggio magico e di una città che porto nel cuore.
    Bravissima.
    PS Con il tuo piatto di gnocchi ci farei anche colazione! Bacione.

    RispondiElimina
  11. E' una vita che voglio provare gli gnocchi di zucca e questi sono proprio invitanti ^_^ Segno al volo la ricetta e ne approfitto x augurarvi una felice serata <3

    RispondiElimina
  12. Un pochino mi hai commossa...ho immaginato il mio bimbo alle prese con un colore che non ama e non capisce e mi sono sentita molto vicina a Giovanni :)

    RispondiElimina
  13. Lentamente arrivo e per fortuna direi, avrei rischiato di perdere un racconto meraviglioso. La mia bimba più piccola quest'anno al nido giocherà con i colori, stasera le leggerò questa bellissima storia.
    Gli gnocchi so bbboni.

    RispondiElimina
  14. Una storia dolcissima, in cui si viene travolti dalla delicatezza e dal messaggio importante. Bellissimi gli gnocchi, pura bontà! Grazie

    RispondiElimina
  15. La ricetta mi piace molto e poi adoro gli gnocchi e questi con burro aromatizzato mi attirano tantissimo.
    La storia è molto bella e ha una morale significativa. Mi è piaciuta la sfumatura di significato che hai voluto dare ai colori. E poi la nostra Genova sempre nel cuore :-)

    RispondiElimina
  16. Mi sono direi rilassata nel leggere la storia...poi immaginavo quel colore sbiadito...evviva i bimbi che alla fine sanno dare un colore tutto loro anche alle nostre giornate!!!
    bella idea gli gnocchi....da fare al più presto!!!
    Buona giornata

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Gnocchi di polenta con porri e speck gratinati al forno

Con queste giornate, all'insegna della pioggia e del freddo, la voglia di mettere il naso fuori di casa e' davvero poca, mentre quella di cucinare e soprattutto infornare è davvero tanta. Il ticchettio della pioggia scandisce i minuti e io, sempre presa dalla frenesia, riesco a rallentare. I gnocchi sono sempre stati un piatto classico della mia famiglia, quelli di patate con il pesto erano un must del weekend. Oggi, per la giornata nazionale degli gnocchi, propongo invece degli gnocchi inusuali, che strizzano l'occhio al riciclo e a ricette differenti. Io non amo la polenta. Quando in inverno tutti si esaltano di fronte a quella lava ustionante al mais, io mi stringo facendo spallucce e ripiego su una copertura infinita di sugo per coprire di gusto questa "farina" che non mi ha mai soddisfatta. Poi la ho riscoperta "riciclata", impastata con farina e uova per dargli nuova forma e gustarla come piace a me! Se, dopo averli prepa...

Beignets di New Orleans

Non ho mai amato particolarmente il carnevale. Non mi è mia piaciuto travestirmi, forse perchè non mi ha mai intrigato il pensiero di fingermi altro. In realtà il carnevale è anche altro.  Il suo significato etimologico significa levare la carne, associandolo al fatto che precede l'inizio della Quaresima cattolica. Ma ciò che più mi piace dell'idea del carnevale è che in passato, durante questa festa, il servo poteva, anche se solo simbolicamente, diventare padrone. E' come fantasticare, almeno per un momento. Ciò che invece ho sempre adorato del carnevale sono i dolci, soprattutto quelli fritti. La frittura è una delle preparazioni che prediligo, chi mi conosce lo sa. E se in questo periodo ho pure la scusante allo sfrigolio nella cucina... Chi mi ferma più? Questa ricetta è la proposta di questo mese di Recake: i Beignets di New Orleans . Piccoli quadrotti di pasta lievitata, supersoffici e al sapore di limone e vaniglia. Nascono per essere ...

Tritanoccioliamo, la raccolta per l'ora dell'aperitivo e mela in polpetta con salsa greca e chutney!

Era un po' che ci pensavo.. Volevo anche io creare una piccola rubrica che ci accompagnasse per un certo periodo, come appuntamento fisso, legata tramite un tema, un filo conduttore. E l'idea del nostro blog, tramite in nostro motto "è sempre festa" ci è venuto incontro..  Abbiamo voluto creare un appuntamento con cadenza circa settimanale, da oggi fino a fine settembre, che vedesse l'ora dell'aperitivo come punto focale.. Mini stuzzichini, finger food, che possono essere degustati nel momento di relax e compagnia con gli amici: ecco il tema che ci vedrà impegnate al sabato e ci farebbe piacere se voleste unirvi, con idee e ricette, commentando il post pubblicato o quelli a seguire con il link della vostra proposta, cosicchè io possa linkare le ricette pervenute ogni settimana alla fine di ogni post del "Tritanoccioliamo all'ora dell'aperitivo". Vi chiedo unicamente di inserire nel vostro post la dicitura "con questa ricetta ...