Passa ai contenuti principali

Trofie con crema di ceci neri e vongole e zeste di lime



Quando la dolce metà vuole farmi un regalo, sia esso per una ricorrenza particolare o per il gusto di "pensare a me", sa sempre su cosa puntare.
Non ho grandi pretese in fatto di vestiti o gioielli, anzi.. Ma se mi si vuol far felice lui sa che basta comprarmi un ingredienti inusuale, una spezia particolare, un attrezzo da cucina ricercato.

L'altro giorno, tornando a casa dalla spesa del mercato comunale, da cui gli avevo richiesto dei pinoli e alcuni fagioli, egli torna a casa tutto soddisfatto dicendo "ti ho fatto un regalo".
Pietre preziose? Un mazzo di fiori?
Assolutamente no.
CECI NERI.
Io? Entusiasta. 
Pazza, direte voi.

Eppure io ero felicissima.
Non conoscendone l'esistenza fino a quel momento ho iniziato a studiare i possibili abbinamenti e cotture.
Ho voluto subito preparare una ricetta particolare, non la classica minestra. 
I ceci si sposano molto bene con il pesce e, prendendo ispirazione e mescolando varie ricette trovate on line, ho deciso di abbinare questo legume alle vongole e al lime.
Per la pasta ho optato per una pasta fresca, pensando che con i sughi a base questo formato tipico ligure si sposi a meraviglia: le trofie.


Ingredienti:
100 gr di ceci neri
1 kg di vongole
400 gr trofie fresche
un lime bio non trattato
due cipolle
uno spicchio di aglio
vino bianco
olio
burro
sale e pepe

Esecuzione:
Il giorno precedente si deve procedere all'ammollo dei legumi.
I ceci neri richiedono molto tempo e un ricambio di acqua più frequente degli altri legumi, quindi per un ammollo di 24 ho cambiato l'acqua 3 volte.
Soffriggere una delle due cipolle, precedentemente tritate, in una casseruola con abbondante olio.
Aggiungere i ceci, farli insaporire e coprire con acqua bollente.
Regolare di sale e pepe e far cuocere, aggiungendo eventualmente nuova acqua per 2 ore, regolandosi in base alla cottura del legume.
L'acqua dovrà al termine della cottura quasi esaurirsi, permettendo di frullare il tutto creando una crema.
A parte far aprire le vongole, utilizzando una capiente pentola.
Sgusciarle tenendo qualche guscio per la decorazione.
Filtrare la loro acqua e tenere da parte.
In una padella soffriggere l'altra cipolla con l'aglio, anch'esso tritato.
Aggiungere la crema di ceci e le vongole, facendo insaporire.
Sfumare con il vino bianco e poco succo di lime.
Aggiungere l'acqua delle vongole e cuocere fino alla quasi completa evaporazione.
Ricavare da un lime intero le zeste e metterne metà nel sugo.
Nel frattempo cuocere le trofie in acqua bollente salate, scolarle e saltarle direttamente nel suo, aggiungendo una noce di burro per la mantecazione.
Impiattare e decorare con ancora qualche zeste su ogni piatto.








Commenti

  1. Sono pastara, da tutta la vita e adoro le ricette salate. Amo i gioielli, amo i bei vestiti, amo i fiori edibili, gli ingredienti e le spezie inusuali e se voglio farmi felice, ci penso da me. Sì, ho il mio bel carattere e sono molto anticonformista, ma in comune abbiamo la passione per cucina, una particolare sintonia a livello papillo-gustativo e la luce degli occhi di fronte ad un ingrediente sconosciuto, sino a quel momento. Che poesia questa ricetta, curiosa di provare questa combinazione di sapori che esaltano le mie amate trofie liguri. Ti abbraccio forte, Lore

    RispondiElimina
  2. Che bravi gli uomini quando ci fanno i regali mirati e non convenzionali! Adoro i ceci neri e sono certa che li amerei anche in questo piatto ^_^

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La torta rose di mele per il Calendario del Cibo

La mia prima torta rose l'ho preparata molti anni fa, per festeggiare i primi 6 mesi con la dolce metà. Mi ero impegnata molto poichè sapevo che i dolci così, semplici ed essenzialmente "poco dolci", erano e sono tutt'ora i suoi preferiti. L'avevo preparata disponendo le roselline in uno stampo a cuore, un'amore di ragazza insomma... Ma ancora non avevo tutta questa esperienza nella pasticceria e ne uscì.. Un mattone. Un vero e proprio mattoncino di pasta lievitata, ma nemmeno troppo lievitata...  E lui se l'era mangiata tutta, povero.  Dopo quella volta ci sono stati molti tentativi e risultati sempre migliori. La ricetta è semplice, ma va eseguita rispettando i tempi di lievitazione altrimenti ciò che ne uscirà sarà una pasta dura e poco soffice. Per la Giornata Nazionale della Torta Rose propongo la mia versione di torta rose, data dall'unione di varie ricette e vari perfezionamenti, arricchita da delle fettine di mel

Pollo thai con riso basmati e verdure

Ho sempre pensato che la cucina italiana avesse una marcia in più rispetto a tutte le altre. Anni e anni di tradizioni culinarie, studi e tecniche per creare un patrimonio che in molti ci invidiano. Libri antichissimi narrano già di tecniche che ora utilizziamo come innovative. Nonostante questa radicata convinzione però, da più grandicella ho scoperto cucine estere, esotiche e speziate e le ho adorate. Gusti nuovi, aromi e profumi di paesi lontani... Tradizioni, anche quelle, totalmente differenti dalle nostre. Abbinamenti e accostamenti diversi, ma ugualmente validi e studiati. E così, se in quei paesi ancora non sono realmente stata, in cucina posso viaggiare, pur restando nelle pareti di casa. Posso sbarcare in India, o volare in Giappone o in Cina. Ingredienti: 200 gr riso basmati un petto di pollo due cipollotti un broccolo due carote due zucchine un bicchiere di latte di soia salsa di soia prezzemolo zenzero buccia di lime peperoncino olio  sale e p

Gnocchi di polenta con porri e speck gratinati al forno

Con queste giornate, all'insegna della pioggia e del freddo, la voglia di mettere il naso fuori di casa e' davvero poca, mentre quella di cucinare e soprattutto infornare è davvero tanta. Il ticchettio della pioggia scandisce i minuti e io, sempre presa dalla frenesia, riesco a rallentare. I gnocchi sono sempre stati un piatto classico della mia famiglia, quelli di patate con il pesto erano un must del weekend. Oggi, per la giornata nazionale degli gnocchi, propongo invece degli gnocchi inusuali, che strizzano l'occhio al riciclo e a ricette differenti. Io non amo la polenta. Quando in inverno tutti si esaltano di fronte a quella lava ustionante al mais, io mi stringo facendo spallucce e ripiego su una copertura infinita di sugo per coprire di gusto questa "farina" che non mi ha mai soddisfatta. Poi la ho riscoperta "riciclata", impastata con farina e uova per dargli nuova forma e gustarla come piace a me! Se, dopo averli prepa