Passa ai contenuti principali

Gelo di mandorla e le teste di moro di Caltagirone


Chi non ha mai visto, almeno una volta, le bellissime teste, o graste, come le chiamano in Sicilia, di Caltagirone o Santo Stefano di Camastra?

Questi splendidi capi decorati sono soliti essere disposti all'esterno dei vasi di fiori di questa splendida cittadina. 
E come mai?

Narra una leggenda che a Palermo, nel quartiere della Kalsa, vi abitasse una bellissima ragazza.
Quest'ultima era solita trascorrere molto tempo al balcone, curando i fiori dei suoi vasi.
Un giorno un ragazzo arabo, vedendola assorta nella cura delle sue piante, se ne innamorò perdutamente.
E la fanciulla contraccambiò il suo amore.
Purtroppo il ragazzo aveva già moglie e figli nella terra di origine e quando la ragazza scoprì il suo segreto e il fatto che sarebbe dovuto ritornare a casa, gli tagliò la testa e ne fece una grasta, in cui seminò basilico e fiori.
 Per lei unico modo per tenere con sè l'amato moro. Innaffiata a lacrime della ragazza la pianta crebbe e, così bella, destò l'invidia dei vicini e passanti che si fecero creare dei vasi che ricreassero la testa del moro.

E chi non ha mai assaggiato il gelo in Sicilia?
Viene preparato con vari gusti: mellone(anguria), melone, limone, gelsomino, caffè e mandorla sono i gusti più classici.
Per la giornata nazionale del Gelo , ho deciso di contribuire con una storia rappresentativa della Sicilia e una sua ricetta tipica: il gelo di mandorle.

Ingredienti:
500 ml latte di mandorla (sotto la spiegazione di come prepararlo)
50 gr amido di mais
100 gr zucchero

Esecuzione:
Per il latte:
Buttare in acqua bollente 270 gr di mandorle, privarle della pellicina e pestarle nel mortaio, ottenendo una crema.
Mettere le mandorle all'interno di un panno di lino e lasciarle in infusione in un litro di acqua, strizzando spesso per ottenere la lattata.
Zuccherare e conservare in frigo fino all'utilizzo.
In un pentolino sciogliere l'amido nel latte e portare a bollore.
Continuare la cottura per una decina di minuti, mescolando continuamente: si dovrà creare una crema densa.
Lasciare raffreddare e insaporire a piacere con granella, cannella, gelsomino o cioccolato.
Trasferire in stampini di silicone e lasciare raffreddare almeno 3 ore.
Sformare, decorare e.. gustare.





Con questa ricetta partecipo alla giornata nazionale del gelo per il calendario del cibo italiano.



Commenti

Post popolari in questo blog

Gnocchi di polenta con porri e speck gratinati al forno

Con queste giornate, all'insegna della pioggia e del freddo, la voglia di mettere il naso fuori di casa e' davvero poca, mentre quella di cucinare e soprattutto infornare è davvero tanta. Il ticchettio della pioggia scandisce i minuti e io, sempre presa dalla frenesia, riesco a rallentare. I gnocchi sono sempre stati un piatto classico della mia famiglia, quelli di patate con il pesto erano un must del weekend. Oggi, per la giornata nazionale degli gnocchi, propongo invece degli gnocchi inusuali, che strizzano l'occhio al riciclo e a ricette differenti. Io non amo la polenta. Quando in inverno tutti si esaltano di fronte a quella lava ustionante al mais, io mi stringo facendo spallucce e ripiego su una copertura infinita di sugo per coprire di gusto questa "farina" che non mi ha mai soddisfatta. Poi la ho riscoperta "riciclata", impastata con farina e uova per dargli nuova forma e gustarla come piace a me! Se, dopo averli prepa...

La torta rose di mele per il Calendario del Cibo

La mia prima torta rose l'ho preparata molti anni fa, per festeggiare i primi 6 mesi con la dolce metà. Mi ero impegnata molto poichè sapevo che i dolci così, semplici ed essenzialmente "poco dolci", erano e sono tutt'ora i suoi preferiti. L'avevo preparata disponendo le roselline in uno stampo a cuore, un'amore di ragazza insomma... Ma ancora non avevo tutta questa esperienza nella pasticceria e ne uscì.. Un mattone. Un vero e proprio mattoncino di pasta lievitata, ma nemmeno troppo lievitata...  E lui se l'era mangiata tutta, povero.  Dopo quella volta ci sono stati molti tentativi e risultati sempre migliori. La ricetta è semplice, ma va eseguita rispettando i tempi di lievitazione altrimenti ciò che ne uscirà sarà una pasta dura e poco soffice. Per la Giornata Nazionale della Torta Rose propongo la mia versione di torta rose, data dall'unione di varie ricette e vari perfezionamenti, arricchita da delle fettine di mel...

Pollo thai con riso basmati e verdure

Ho sempre pensato che la cucina italiana avesse una marcia in più rispetto a tutte le altre. Anni e anni di tradizioni culinarie, studi e tecniche per creare un patrimonio che in molti ci invidiano. Libri antichissimi narrano già di tecniche che ora utilizziamo come innovative. Nonostante questa radicata convinzione però, da più grandicella ho scoperto cucine estere, esotiche e speziate e le ho adorate. Gusti nuovi, aromi e profumi di paesi lontani... Tradizioni, anche quelle, totalmente differenti dalle nostre. Abbinamenti e accostamenti diversi, ma ugualmente validi e studiati. E così, se in quei paesi ancora non sono realmente stata, in cucina posso viaggiare, pur restando nelle pareti di casa. Posso sbarcare in India, o volare in Giappone o in Cina. Ingredienti: 200 gr riso basmati un petto di pollo due cipollotti un broccolo due carote due zucchine un bicchiere di latte di soia salsa di soia prezzemolo zenzero buccia di lime peperoncino olio  sale...