Passa ai contenuti principali

Avvento, me bambina e pandolce genovese allo zafferano

Se penso al Natale penso certamente alla mia mamma..
Lei é sempre stata quella che ha saputo e sa tutt'ora, nonostante i miei 26 anni suonati, rendere magica ogni festa.
Tutto nelle sue mani diventa magico, pieno di attenzioni.
Tutto se pensato da lei ha un amore dentro che nessuno sa rendere allo stesso modo.

La casa durante le feste si trasforma, in ogni angolo sbucano addobbi, palline sì sull'albero, ma anche corone sulla porta di ingresso, ghirlande sul pianoforte, gnometti nascosti dietro a portafoto, profumi e vasi, biscotti appesi in cucina e boule con la neve sul mobile in salotto o sul comò in cameretta.

Se penso a un ricordo di me bambina associato al Natale é certamente l'attesa di quest'ultimo, l'Avvento.
Perché per me questa festa non durava un solo giorno, ma iniziava con il primo di Dicembre.
L'attesa a casa nostra non si basava sul classico calendario a base di cioccolatini, no, perché a Marta il cioccolato non piace..

Ed ecco che il primo del mese la trave di metallo che attraversava camera mia come sostegno per faretti e luci, si trasformava, anch'essa oggetto plasmato nelle mani di mia madre per rendere magico ciò che ci circondava.
Sfavillanti pacchettini, tutti diversi, ma rigorosamente uguali a due a due per non farci litigare, dondolavano in attesa di essere scartati ogni giorno, celanti un piccolo dono, gioco o bijoux.
Ricordo la voglia di alzarsi ogni mattina con già il pensiero di quella sorpresa, con quella curiorsità di bambina, che in realtà ho conservato negli anni.

Questo era ed é il mio magico Natale.
Per questo e altre mille attenzioni della mia mamma io adoro le feste, perché spero anche io un giorno di scaldare il cuore alle persone che mi stanno intorno come lei ha fatto e continua a fare con noi.

E oggi vi dono un pandolce rivisitato, arricchito dall'oro dello zafferano.
La ricetta l'avevo sperimentata trovandola sul web anni fa e poi modificata leggermente secondo i gusti e le tradizioni di famiglia.

Pandolce genovese allo zafferano:
500gr farina
200gr burro
200gr zucchero
2 uova
1 confezione di zafferano(io compro i pistilli ma potete usare anche le bustine) sciolto in mezza tazzina di acqua calda
100gr uvetta sultanina
100 gr canditi misti
50 gr pinoli
30 gr semi di finocchio
1 bustina lievito per dolci

Esecuzione:
Su una spianatoia formare una fontana con la farina; al centro unire lo zucchero, il lievito, il burro a tocchetti, le uova e lo zafferano disciolto.
Impastare il tutto come se fosse una frolla ed una volta ottenuto un impasto compatto aggiungere la frutta candita, l'uvetta, i pinoli e i semi di finocchio.
Dividere l'impasto in due parti, formare due palline e disporle su una teglia coperta da carta da forno ben distanziate tra loro.
Incidere la sommità di ciascun pandolce formando una croce (questa incisione, praticata anche sulle classiche pagnotte era simbolo di benedizione) ed infornare a 180° fino a che l'impasto non diventi di un bel colore dorato (ci verrà una mezz'oretta abbondante, tanto dipende dal forno utilizzato).

   



Con questa ricetta partecipo al Contest "It's Xmas Time" di Taste from Abruzzo
Banner_ContestTaste_Xmas02

Commenti

  1. Che mamma dolcissima che avete :-) Il tuo racconto mi ha scaldato il cuore e sono certa che un giorno saprai coccolare con gli stessi gesti i tuoi bimbi ^_^
    Splendido anche il dolce che hai preparato..deve essere profumatissimo :-)
    Buona serata <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia mamma è dolcissima... ^_^
      Grazie, sei un tesoro!!
      Un abbraccionissino!! Smack smack

      Elimina
  2. ma io adoro il pandolce genovese!!! Con lo zafferano mi incuriosisce parecchio... se ne avanza una fettina io son qui...
    ;) bacioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io lo adoro!! :) A casa nostra non é Natale senza i miei pandolcini! :)
      Lo zafferano, sostituito all'acqua ai fiori di arancio porta un sapore nuovo, che si sposa benissimo con la frutta candita e l'uvetta! :)
      Ti mando una fettina virtuale! ^_^
      Smack

      Elimina
  3. Un post pieno di ricordi e colmo di amore. Ti abbraccio stretta! Ale
    p.s. ricetta fantastica!

    RispondiElimina
  4. ma dai.. che meraviglia il tuo Natale!! ci credo che ami questa festa da come hai raccontato sembra una magia!!! non conosco il pandolce ma l'aspetto è davvero invitante!!!! ti abbraccio e buon proseguimento di festeggiamenti!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siii! ^_^ è davvero una magia...!
      Non conosci il pandolce?! Dovrò rimediare in qualche modo!! ;)
      Un abbraccio tesoro!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Gnocchi di polenta con porri e speck gratinati al forno

Con queste giornate, all'insegna della pioggia e del freddo, la voglia di mettere il naso fuori di casa e' davvero poca, mentre quella di cucinare e soprattutto infornare è davvero tanta. Il ticchettio della pioggia scandisce i minuti e io, sempre presa dalla frenesia, riesco a rallentare. I gnocchi sono sempre stati un piatto classico della mia famiglia, quelli di patate con il pesto erano un must del weekend. Oggi, per la giornata nazionale degli gnocchi, propongo invece degli gnocchi inusuali, che strizzano l'occhio al riciclo e a ricette differenti. Io non amo la polenta. Quando in inverno tutti si esaltano di fronte a quella lava ustionante al mais, io mi stringo facendo spallucce e ripiego su una copertura infinita di sugo per coprire di gusto questa "farina" che non mi ha mai soddisfatta. Poi la ho riscoperta "riciclata", impastata con farina e uova per dargli nuova forma e gustarla come piace a me! Se, dopo averli prepa...

Pollo thai con riso basmati e verdure

Ho sempre pensato che la cucina italiana avesse una marcia in più rispetto a tutte le altre. Anni e anni di tradizioni culinarie, studi e tecniche per creare un patrimonio che in molti ci invidiano. Libri antichissimi narrano già di tecniche che ora utilizziamo come innovative. Nonostante questa radicata convinzione però, da più grandicella ho scoperto cucine estere, esotiche e speziate e le ho adorate. Gusti nuovi, aromi e profumi di paesi lontani... Tradizioni, anche quelle, totalmente differenti dalle nostre. Abbinamenti e accostamenti diversi, ma ugualmente validi e studiati. E così, se in quei paesi ancora non sono realmente stata, in cucina posso viaggiare, pur restando nelle pareti di casa. Posso sbarcare in India, o volare in Giappone o in Cina. Ingredienti: 200 gr riso basmati un petto di pollo due cipollotti un broccolo due carote due zucchine un bicchiere di latte di soia salsa di soia prezzemolo zenzero buccia di lime peperoncino olio  sale...

La torta rose di mele per il Calendario del Cibo

La mia prima torta rose l'ho preparata molti anni fa, per festeggiare i primi 6 mesi con la dolce metà. Mi ero impegnata molto poichè sapevo che i dolci così, semplici ed essenzialmente "poco dolci", erano e sono tutt'ora i suoi preferiti. L'avevo preparata disponendo le roselline in uno stampo a cuore, un'amore di ragazza insomma... Ma ancora non avevo tutta questa esperienza nella pasticceria e ne uscì.. Un mattone. Un vero e proprio mattoncino di pasta lievitata, ma nemmeno troppo lievitata...  E lui se l'era mangiata tutta, povero.  Dopo quella volta ci sono stati molti tentativi e risultati sempre migliori. La ricetta è semplice, ma va eseguita rispettando i tempi di lievitazione altrimenti ciò che ne uscirà sarà una pasta dura e poco soffice. Per la Giornata Nazionale della Torta Rose propongo la mia versione di torta rose, data dall'unione di varie ricette e vari perfezionamenti, arricchita da delle fettine di mel...