Passa ai contenuti principali

La mia Pasta Cacio e Pepe per il club del 27: la difficoltà sta dietro la semplicità.


A volte sono proprio le cose più semplici a metterci in difficoltà.
A volte sono le cose che ad altri sembrano una sciocchezza a metterci in crisi.
Altre cose invece ci riescono con naturalezza, cose che magari agli occhi degli altri appaiono straordinarie.
La tecnica, la manualità, l'esperienza. Di solito è uno o più di questi fattori a fare la differenza.

Questa pasta per me è sempre stata per me un po' un cruccio: 
Pasta cacio e pepe, una ricetta che certamente si colloca tra le più semplici per ciò che riguarda gli ingredienti.
Essa infatti prevede unicamente pecorino e pepe, entrambi di ottima qualità.

Eppure nella sua semplicità questa pasta ha sempre rappresentato un duro scoglio.
Così quando nel Club del 27 è stato svelato il tema di questo mese, le paste della tradizione, quelle tipiche, regionali, quelle che vivono da secoli, tra tutte io ho scelto lei, ciò che per me è sempre stata una ricetta "mai riuscita".
Ripresi i consigli di Mapi ho acquistato quei pochi ma fondamentali ingredienti: Pecorino Romano, pasta lunga (nel mio caso linguine) e pepe nero in grani, da pestare al momento, poco prima dell'utilizzo.
La mia piccola variazione, se così si può chiamare, è stata l'accortezza di raffreddare 30 secondi la pasta prima di aggiungere il formaggio, per evitare che il calore stracciasse il formaggio.
E.. esperimento riuscito!

Ingredienti:
100 gr pecorino romano
200 gr pasta lunga (spaghetti, spaghetti quadrati, linguine..)
pepe in grani: almeno 50, ma nella ricetta originale se ne contano una cinquantina per commensale
sale
acqua di cottura

Esecuzione: 
Portare a bollore l’acqua senza salarla e buttarvi la pasta.

Grattugiare il Pecorino Romano DOP e metterlo in una terrina capiente che possa andare in tavola.
Pestare nel mortaio la giusta quantità di grani di pepe nero.

Due minuti prima che termini la cottura della pasta, prelevare dalla pentola circa 70 ml di acqua di cottura e versarla, 1 o 2 cucchiai alla volta, nella terrina con il pecorino e il pepe, mescolando vigorosamente fino ad ottenere una crema liscia.
Prelevare la pasta dalla pentola con le apposite pinze, in modo da non scolarla troppo, e metterla nella terrina, facendola raffreddare leggermente.
Aggiungere la crema di formaggio, mescolando velocemente per condire la pasta in modo uniforme. Se la crema ha già la giusta consistenza aggiungere altro pepe pestato e servire; se invece risultasse troppo solida, diluire con uno o due cucchiai dell’acqua di cottura della pasta. 




Con questa ricetta partecipo al tema del mese de Il Club del 27

L'immagine può contenere: sMS

Commenti

  1. Io l'ho mangiata una volta a casa di cnoscenti e credimi non so dove avesse sbagliato, ma non credo d'avre mai mangiato in vita mia un primo così "gnucco" ...un blocco unico...
    Invece qui vedo cremosità. Grazie per le dritte, magari un giorno ci provo anch'io a prepararli.
    Buon week end

    RispondiElimina
  2. Sto facendo indigestione di cacio e pepe, ma sono troppo invitanti!

    RispondiElimina
  3. Una cremina proprio avvolgente come si addice alle migliori cacio e pepe

    RispondiElimina
  4. E io, invece, non l'ho mai fatta prima d'ora.. ci proverò! grazie per averlo fatto anche tu!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Gnocchi di polenta con porri e speck gratinati al forno

Con queste giornate, all'insegna della pioggia e del freddo, la voglia di mettere il naso fuori di casa e' davvero poca, mentre quella di cucinare e soprattutto infornare è davvero tanta. Il ticchettio della pioggia scandisce i minuti e io, sempre presa dalla frenesia, riesco a rallentare. I gnocchi sono sempre stati un piatto classico della mia famiglia, quelli di patate con il pesto erano un must del weekend. Oggi, per la giornata nazionale degli gnocchi, propongo invece degli gnocchi inusuali, che strizzano l'occhio al riciclo e a ricette differenti. Io non amo la polenta. Quando in inverno tutti si esaltano di fronte a quella lava ustionante al mais, io mi stringo facendo spallucce e ripiego su una copertura infinita di sugo per coprire di gusto questa "farina" che non mi ha mai soddisfatta. Poi la ho riscoperta "riciclata", impastata con farina e uova per dargli nuova forma e gustarla come piace a me! Se, dopo averli prepa...

Pollo thai con riso basmati e verdure

Ho sempre pensato che la cucina italiana avesse una marcia in più rispetto a tutte le altre. Anni e anni di tradizioni culinarie, studi e tecniche per creare un patrimonio che in molti ci invidiano. Libri antichissimi narrano già di tecniche che ora utilizziamo come innovative. Nonostante questa radicata convinzione però, da più grandicella ho scoperto cucine estere, esotiche e speziate e le ho adorate. Gusti nuovi, aromi e profumi di paesi lontani... Tradizioni, anche quelle, totalmente differenti dalle nostre. Abbinamenti e accostamenti diversi, ma ugualmente validi e studiati. E così, se in quei paesi ancora non sono realmente stata, in cucina posso viaggiare, pur restando nelle pareti di casa. Posso sbarcare in India, o volare in Giappone o in Cina. Ingredienti: 200 gr riso basmati un petto di pollo due cipollotti un broccolo due carote due zucchine un bicchiere di latte di soia salsa di soia prezzemolo zenzero buccia di lime peperoncino olio  sale...

La torta rose di mele per il Calendario del Cibo

La mia prima torta rose l'ho preparata molti anni fa, per festeggiare i primi 6 mesi con la dolce metà. Mi ero impegnata molto poichè sapevo che i dolci così, semplici ed essenzialmente "poco dolci", erano e sono tutt'ora i suoi preferiti. L'avevo preparata disponendo le roselline in uno stampo a cuore, un'amore di ragazza insomma... Ma ancora non avevo tutta questa esperienza nella pasticceria e ne uscì.. Un mattone. Un vero e proprio mattoncino di pasta lievitata, ma nemmeno troppo lievitata...  E lui se l'era mangiata tutta, povero.  Dopo quella volta ci sono stati molti tentativi e risultati sempre migliori. La ricetta è semplice, ma va eseguita rispettando i tempi di lievitazione altrimenti ciò che ne uscirà sarà una pasta dura e poco soffice. Per la Giornata Nazionale della Torta Rose propongo la mia versione di torta rose, data dall'unione di varie ricette e vari perfezionamenti, arricchita da delle fettine di mel...