"Puah!"- esclamò Giovanni - quel colore era davvero orrendo. Aveva mischiato sapientemente il giallo con il rosso, cercando di ottenere un lucente e splendido arancione, e invece ne era uscito un terribile arancione zucca sbiadito. "Bleah, come farò a colorare il sole del disegno che la maestra domani ci farà colorare?" - Giovanni pensava tra sè mentre contemplava quella sfumatura opaca che aveva preso con il dito. La maestra quella mattina aveva introdotto i colori primari, quelli che danno origine a tutti gli altri, con sapiente mestria: aveva riempito loro ciascuna mano di una tinta e aveva loro permesso di giocare, sporcandosi le guance e le mani a vicenda, facendo emergere i colori derivati solo attraverso una carezza, un battito di mani o un "cinque" tra compagni di banco. Un verde smeraldo o un verde acido, in base alle proporzioni. Un rosa acceso o opaco, in base alle quantità. Un marrone o un tortora in base alle dosi. Era st...