Pesce e spezie.
Un bagaglio che mi porto dalle origine materne, la Sicilia.
Luogo di sbarchi, invasioni e dominazioni, questa terra ha molta storia da raccontare e molte tradizioni culinarie da tramandare.
E proprio queste influenze entrano come protagoniste nel mio piatto per la sfida del mese, precisamente la n°67, dell'MTChallenge.
Cristina, signora delle acciughe e dei pesci poveri ma belli e buoni, non poteva che portarci in cucina con ingredienti che sono un po' come il suo pane quotidiano: molluschi, crostacei, pesci e bivalve.
E con questi? Realizzare la nostra pasta allo scoglio o alla pescatora... Una delle mie paste preferite!!
Devo anticipare che con mio papà spesso durante la settimana ci deliziamo con queste preparazioni, noi che siamo i "pesciai" della famiglia!
Fin da piccola mi portava al mercato o, se avevamo tempo, al mercato del pesce di Santa Margherita, per aspettare i pescherecci di ritorno dal lavoro e acquistare ciò che più ci ispirava, tra le varie cassette disposte ordinatamente sui banchi.
E mentre sceglievamo cosa comprare, apprendevo il suo sapere: come scegliere il pesce, come capire che un pesce o un crostaceo è fresco.. Gli odori e profumi che dovevano accompagnare questi prodotti.
I miei preferiti? Certamente i bivalve, perchè da piccola avevo poca voglia di mettermi lì a pulire o diliscare...
E questa pasta porta un po' avanti quest'idea: una pasta veloce, che possa fare chiunque, anche chi non è pratico con lo sfilettamento e odia eviscerare o squamare.
Nel post di Cristina, che invito a leggere attentamente, ci sono tanti segreti e tante dritte per realizzare al meglio la propria pasta con il pesce, sottolineando come questo debba essere protagonista indiscusso della ricetta.
E la mia profuma di mare, ma anche di ricordi.
Pasta con calamari vongole veraci e cozze, al profumo di zafferano.
Ingredienti:
160 gr linguine
1 calamaro
300 gr cozze
500 gr vongole veraci
aglio e prezzemolo tritati
vino bianco
una bustina di zafferano o pistilli
una noce di burro
una noce di burro
Esecuzione:
Pulire i bivalve e farli aprire in una pentola chiusa con poco pepe.
Sgusciare parte delle vongole e cozze e tenere da parte.
Pulire il calamaro e tagliarlo a rondelle.
In una padella soffriggere in abbondante olio l'aglio e il prezzemolo tritati.
Aggiungere il calamaro, far rosolare pochi minuti, dopo di che aggiungere le cozze e le vongole.
Sfumare con il vino, far evaporare e aggiungere l'acqua dei bivalve filtrata con un colino per eliminare l'eventuale sabbia presente.
Aggiungere un mestolo di acqua calda e scioglievi lo zafferano.
Far tirare il sugo e aggiungere, a fuoco spento, una noce di burro.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e saltarla in padella pochi minuti.
Con questa ricetta partecipo alla sfida n°67 dell'MTChallenge
Davvero sfizioso questo mix di sapori, complimenti!
RispondiEliminaI profumi dei ricordi sono più forti di quelli dei piatti a cui li associamo e questo è uno di quelli. Grazie per questa delizia!
RispondiEliminauna delle ricette che mi ha colpito di più, mi sembra di sentirne il profumo ... prima o poi la proverò e ti farò sapere! complimenti!
RispondiEliminaAIUTOOOOOOOOOOOOOO!!!! Ma quante delizie mi sono persa??? Ma come cavolo ho fatto!!!! Assolutamente devo trovare una soluzione al più presto.
RispondiEliminaIntanto riparto da questa delizia (da cui prenderò alcuni spunti per qualche preparazione prossima ventura!!!)...poi scenderò verso le altre delizie che stavo perdendomi!!!!
A me piacciono tantissimo! Devo proprio provarli!
RispondiEliminaNon riesco mai a leggere tutte le proposte delle sfide, ma sono proprio contenta di essere passata da qui...galeotto fu lo zafferano, un ingrediente che ultimamente mi affascina molto, soprattutto perché ci sono coltivazioni anche nel nostro territorio, pensa ne ho scoperta una proprio a due passi da casa mia ;-)
RispondiEliminaAd ogni modo, ora non mi resta che provare il tuo invitante abbinamento. Grazie e buona fortuna.
il mercato del pesce di Santa e il papà che insegna a riconoscere i pesci, a volte anche dai secchi dei pescatori, sono una parte della mia infanzia che mi porterò dietro per sempre. Esattamente come quelle grandi scorpacciate di muscoli con cui sono cresciuta e queste paste veloci, con il profumodi mare che usciva appena si schiudevano le valve e inondava tutta la casa. Lo zafferano è un tocco di classe che spinge questa pasta direttamente nella to do list, appena ritorno a casa...
RispondiElimina