Le temperature si stanno abbassando..
Lentamente ci stiamo abituando all'autunno che ha fatto capolino nelle nostre città, nelle nostre case, nella nostra cucina..
I cibi più ricchi, che scaldano non sono lo stomaco, ma anche il cuore, a me piacciono da matti..
Mi piace l'odore della cipolla che soffrigge,
adoro il suono che il vino fa quando sfuma nella casseruola,
amo il gesto che permette di saltare la pasta con maestria nella padella..
Sono assuefatta dal profumo di pane durante la cottura ed altrettando resto imbambolata davanti alla magia della lievitazione della torta che cuoce in forno..
Sono eventi, che io ho fatto miei, nelle mie giornate, senza i quali la giornata sarebbe meno bella e soprattutto meno buona..! ;)
Per questo la ricetta di oggi é molto ricca.
Per dare il benvenuto all'autunno, con tutti i suoi prodotti e tutte le ricette che da essi ne derivano.
Un risotto (ma che novità direte voi..! :) ) ricco di ingredienti autunnali che scaldano e ridanno energie dopo una dura giornata.
L'abbinamento di sapori trovo sia molto azzeccato: esso é una rivisitazione del risotto alla salvia e zucca che avevo fatto tempo fa, ma arricchito dal gorgonzola..
Un profumo inebriante, un sapore avvolgente.
Ingredienti:
400 gr zucca pulita e tagliata a cubetti
320 gr riso
brodo di carne o vegetale
vino per sfumare
una decina di foglie di salvia
aglio e cipolla
olio extravergine di oliva
150gr gorgonzola
parmigiano e burro per mantecare
Esecuzione:
Soffriggere in olio la cipolla tagliata finemente con l'aglio intero.
Aggiungere la zucca, salare leggermente e cuocerla fino a che non sia possibile schiacciarla con la forchetta; aggiungere la salvia ridotta a listarelle sottili e continuare la cottura per un paio di minuti.
Aggiungere il riso e farlo tostare per alcuni minuti.
Sfumare con il vino e continuare la cottura con il brodo;
Terminare la cottura, spegnere il fuoco e aggiungere il gorgonzola e farlo sciogliere;
Terminare la cottura, spegnere il fuoco e aggiungere il gorgonzola e farlo sciogliere;
aggiungere inoltre il parmigiano (3 o 4 cucchiai)il burro e terminare la mantecazione.
Io sono di Modena, adoro le... CRESCENTINE! Lo so, anche io mi sbaglio e le chiamo sempre tigelle, ma per onor di cronaca va detto!! Grazie per la ricetta, l'abbiamo inserita nelle ricette che partecipano al contest!
RispondiEliminaAhahahah!! È vero hai ragione!!! ;) pero comunque le chiamiamo.... Mamma mia che buone!!!! ;)
EliminaBuone le tigelle!!! E' tantissimo che non le preparo, devo rimediare!
RispondiEliminaLe tigelle creano dipendenza!!! ;)
EliminaSii le tigelle, le mangio spesso anche io vivendo a Reggio Emilia, le conosco benissimo. Sono fantastiche mangiate ancora calde. Sai che allungherei una mano per prendere un paio? :). Un abbraccio, angela
RispondiEliminaQuelle con il lardo, calde sono una goduria...! O con lo stracchino che si scioglie un pochino!! Gnam!!! ;)
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