Secondo incontro per il Club del 27, gruppo ideato dalla diabolica Van Pelt per chiamarci ogni mese in cucina a sperimentare ricette tradizionali reinterpretabili con un pizzico di innovazione.
Questo mese il tema sono le torte salate di qualsivoglia origine.
Si inizia con l'erbazzone e la tiella, per spostarci oltralpe e affrontare la preparazione della tarte flamiche o della tartiflette, oppure si nuota fino al di là dell'oceano per scoprire la Apple pie o la Mince pie.
Una ricetta più bella dell'altra, avrei voluto provarle tutte, ma le mie origini mi hanno chiamato a rapporto. Dovevo assolutamente proporvi la Pasqualina Genovese.
Qui si usa realizzarla con più sfoglia, la vera ricetta ne vorrebbe cinque, ma io mi limito sempre a quattro: due sopra e due sotto.
Ingrediente d'obbligo la prescinseua, a noi piace metterla in cima, come ultimo strato prima delle sfoglia finali, una delle quali rigorosamente gonfiata con la cannuccia.
Ecco la ricetta, con le nostre modifiche.
Pasta: Impastare 300 gr di farina “0”
(meglio manitoba regge meglio quando si tira sottile) con sale, 30 gr di olio,
½ bicchiere di vino bianco secco e circa ½ bicchiere di acqua bastante per una
pasta morbida (circa 150 gr di liquidi), ma non appiccicosa. Dividere in 4 palline e fare riposare coperta almeno 1 ora, meglio 2.
Pulite 1,2 kg di bietole, togliendo quasi
tutta la parte del gambo, tagliatele a striscette e saltatele in padella con
olio e.v.o. maggiorana e cipolla tritata. Deve asciugarsi bene l’umidità.
Lasciare raffreddare.
In una ciotola lavorate 250 gr di ricotta con 80 gr circa di parmigiano grattugiato, un pizzicone
di maggiorana, noce moscata, sale e pepe.
Unire al composto le bietole e rendere omogeneo il tutto.
Stendete una pallina in una sfoglia
sottile e foderate il fondo e le pareti di una teglia tonda (diametro 22-24)
unta d’olio facendola un poco debordare (ungete anche il bordo della teglia
altrimenti la pasta si strapperà quando dovrete arrotolarla) Ungete la pasta di
olio con il pennello, stendete la seconda sfoglia. Versate il composto e ricoprire tutta la superficie con 250 gr di “prescinseua” genovese.
Poi con il dorso di un cucchiaio fate 3 o
4 incavi a distanza regolare e in ognuno rompete un uovo; salate e pepate e
versate un filino d’olio su ognuno. Le altre 2 sfoglie devono essere tirate
sottilissime e non devono assolutamente avere buchi; io le tiro prima con il
matterello e poi mi aiuto allargando la sfoglia con i pugni infarinati e
ruotandola (non è facile farlo senza bucare la sfoglia).
Tirare
la prima delle due sfoglie e coprire il ripieno facendo debordare la sfoglia di
lato. Ungere bene la superficie con un pennello o con le dita delicatamente
(sotto ci sono le uova intere!!!). Appoggiare la seconda sfoglia, ungere bene,
app
Se usate una cannuccia con il gomito non
ci sarà rischio che qualche micro goccia di saliva arrivi alla torta, terrore di
molti!!! Una volta si usava un maccherone lungo!
Quando è ben gonfia come un palloncino
togliete rapidissime la cannuccia e sigillate l’apertura.
Infornare a 180° per 40-50 minuti o fino
a doratura della pasta.
Appena tolta dal forno spennellate
delicatissimamente di olio. Raffreddandosi la pasta si ammorbidirà e, se
l’avrete fatta abbastanza sottile, scenderà come un velo!
La torta pasqualina è una golosità internazionale, senza ombra di dubbio!! Complimenti e buona settimana
RispondiEliminaAmo questa torta...davvero molto bella la tua! Complimenti
RispondiEliminacomplimenti un'ottima versione di pasqualina, è buona in tutti i modi, farla però non è facile ma voi ci siete riuscite benissimo, molto bella
RispondiEliminaAnche questa è una Pasqualina impeccabile. Complimenti!
RispondiEliminaLa pasqualina è una golosità e la tua non fa eccezione. Complimenti
RispondiEliminaChe spettacolo questa vostra Pasqualina! Ciaoooo
RispondiEliminaciaoooo...ma che bellissima pasqualina, una delle più belle che vedo.
RispondiEliminacomplimenti, è perfetta!
mi piace moltissimo...complimenti..la rifarò sicuramente..
RispondiEliminaQuella fetta fa venire una gran voglia di addentarla, bravissima. Qualche giorno mi cimento anch'io facendo la sfoglia così, deve essere spettacolare.
RispondiEliminaUrka, ma è cambiato il look? Però la bravura c'è sempre ;-)
RispondiEliminaottima la pasqualina, un punto fermo della cucina ligure! l'aspetto della tua è ottimo!
RispondiEliminaOttima la Pasqualina, la preparerò sicuramente per la gita di fuori porta di Pasquetta.
RispondiEliminaQuella fetta è molto invitante :)
Bravissima!
Posso rifarla per Pasqua?
RispondiElimina:-D
Che buona! viene voglia di rifarla subito! complimenti!!!
RispondiEliminaBuonissima la torta Pasqualina.
RispondiEliminaMolto belle le fotografie soprattutto quella della fetta è perfetta! :P
Questa è la pasqualina fatta con tutti i crismi, accipicchia! Sei bravissima, io so già che non tenterò mai, anzi, mai dire mai, ma la vedo durissima!
RispondiEliminaOvviamente ti sei lasciata tentare...io invece non mi oso mai affrontare i mostri sacri della nostra tradizione e guardando i risultati vostri ne ho ragione. Ottima l'idea della cannuccia a gomito ;-)
RispondiEliminaBellissima la fetta della tua pasqualina è una delle mie torte salate preferite, l'hai preparata divinamente
RispondiEliminaDovrà passarmi la paura di affrontarla, prima o poi. Più la vedo e più mi viene voglia di provarla :)
RispondiEliminaSempre straordinaria la torta pasqualina!
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